lunedì 30 luglio 2012

Paesaggio Puro Fantafisico su cartoncino

L'ACCESO MONDO PITTORICO DI MIA
Maria Maddalena Cicciù in arte Mia, artista molto versatile, san bene avvalersi dell'esperienza e degli insegnamenti acquisiti nel freguentare lo studio del suo Maestro, l'indimenticabile pittore fantafisico calabrese Critofaro Taglieri (Crista),scomparso alcuni anni fa, che oltre ad insegnarle le varie tecniche ne ha stimolato la personale sensibilità per il colore spronandola anche ad una continua ricerca filosofica e spirituale. Infatti mia è un artista che sa cogliere "l'animus" più intimo delle cose e ne trasmette l'essenza. la sua pittura è aperta sia su ampie distese dell'anima, immaginate, sognat, arricchite dalla luminosità, piena di calore e di sole, sia sul mare della sua terra, la Calabria, dallle tonalità ammalianti sempre in continuo movimento. Ma anche i pesci sui fondali marini o altre specie del mondo animale attraggono la sua creatività e diventano espressione e metafora  della vita, un racconto colorato di grande suggestione. In ogni opera si coglie una sensitiva bellezza ed un profondo " afflatus dei" e si percepisce la dissonanza tra la realtà che la circonda e quella forza che solo un'anima che vibra di emozioni e sensazioni possiede. Nei paesaggi, i colori strutturano l'equilibrio di una tavolozza affinata, personale, cromaticamente completa, calda vibrante che ingloba nel diario della memoria gli elementi formali e crea il risultato di una dinamica visiva che spazia fin dove l'orizzonte diventa infinito e rene l'atmosfera senza tempo, sospesa nel sogno verso i confini della mente, nell'immensità dove annega ogni pensiero. Sono tele emotivamente intense, poetiche, nelle quali si avverte quanto sia vitale l'amore per la bellezza della natura, per la vita, per l'arte di questa artista gentile, preparata all'apparenza fragile e così forte da trovare nella passione artistica una fonte sempre nuova di energia e di speranza. In una recente mostra personale le opere di Mia, una festa di colori, mi hanno riportato alla mente alcuni versi del poeta calabrese Antonio de Marco: "E' la visione..che mi fa piangere,/ diamante solitario/ che accende e fa vibrare i miei colori/ anche se cala il sole della sera/!/nPer me sei l'alba/ prendo la luce agli occhi tuoi/..è la mia tavolozza...è sempre d'oro". Mara Ferloni (critico d'arte)
Roma,agosto 2009



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