PAESAGGIO FANTAFISICO
LA TESTIMONIANZA DI UN “VECCHIO” COLLEGA: CRISTA
Dopo aver attentamente osservato le opere di Marilena Cicciù detta “ Mia” da una postazione non cattedratica bensì paritetica; dopo averla, ormai da tempo seguita, ho piacevolmente constatato l’evoluzione maturata da questa giovane artista che dipinge sulla base di alcune premesse fondamentali: talento, passione, volontà e forte propensione per il colore che oggi non è più premitura di tubetto ma, elaborazione intelligente di tavolozza.
I colori sono nitidi, splendenti non consentono discrasie cromatiche bensì amalgami sinergetici e voluti, senza forzature che inevitabilmente porterebbero alla confusione e quindi allo squilibrio compositivo dell’opera.
Osservando attentamente e studiandone i contenuti nell’opera di Mia, intravedo un entroterra esistenziale fatto sì di gioie ma prevalentemente di sofferenza e difficoltà che, nel corso della sua giovane esistenza l’hanno segnata senza però mai scoraggiarla. Non è facile cogliere l’esatta entità del motivo portante, non sono un critico ma un modesto pittore, che ha attraversato e continua ad attraversare tutti quegli stati d’animo e tensioni che sono il minimo comune denominatore d’ogni artista.
Queste poche righe, non vogliono essere altro che una modesta testimonianza augurale e un doveroso omaggio, ad un talento che si affaccia al proscenio del mondo Reggino. In bocca al lupo! agosto 2001
CRISTAhttp://www.dimensionearte.it/artista_biografia.php?codiceutente=1350&id_lingua=1&id=1600
Dopo aver attentamente osservato le opere di Marilena Cicciù detta “ Mia” da una postazione non cattedratica bensì paritetica; dopo averla, ormai da tempo seguita, ho piacevolmente constatato l’evoluzione maturata da questa giovane artista che dipinge sulla base di alcune premesse fondamentali: talento, passione, volontà e forte propensione per il colore che oggi non è più premitura di tubetto ma, elaborazione intelligente di tavolozza.
I colori sono nitidi, splendenti non consentono discrasie cromatiche bensì amalgami sinergetici e voluti, senza forzature che inevitabilmente porterebbero alla confusione e quindi allo squilibrio compositivo dell’opera.
Osservando attentamente e studiandone i contenuti nell’opera di Mia, intravedo un entroterra esistenziale fatto sì di gioie ma prevalentemente di sofferenza e difficoltà che, nel corso della sua giovane esistenza l’hanno segnata senza però mai scoraggiarla. Non è facile cogliere l’esatta entità del motivo portante, non sono un critico ma un modesto pittore, che ha attraversato e continua ad attraversare tutti quegli stati d’animo e tensioni che sono il minimo comune denominatore d’ogni artista.
Queste poche righe, non vogliono essere altro che una modesta testimonianza augurale e un doveroso omaggio, ad un talento che si affaccia al proscenio del mondo Reggino. In bocca al lupo! agosto 2001
CRISTAhttp://www.dimensionearte.it/artista_biografia.php?codiceutente=1350&id_lingua=1&id=1600
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