giovedì 5 dicembre 2013

Sabato 14 e Domenica 15 Dicembre aiuta la ricerca sulla CCSVI

Sabato 14 e Domenica 15 Dicembre aiuta la ricerca sulla CCSVI B
 L’associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla – Calabria ha organizzato il suo primo Evento di Raccolta Fondi e Sensibilizzazione per la Ricerca sulla Sclerosi Multipla e la CCSVI (Insufficienza Venosa Cronica Cerebro Spinale) che si svolgerà sabato 14 e domenica 15 dicembre in molte piazze della Calabria. Oggi gli studi pubblicati sull’argomento sono tanti, ce ne sono alcuni negativi che non avvalorano la teoria del prof Paolo Zamboni, ma ce ne sono molti altri che la affermano. Sull’associazione tra CCSVI e SM esistono tre meta-analisi che tengono in considerazione tutti gli studi epidemiologici comparabili fra loro condotti nel mondo (Laupacis, Cmaj 2011; Tsivgoulis Ther Adv Neur Dis 2013; Brittany Vasc Endovasc Surg 2013). In breve, solo 6 su 19 studi negano tale associazione. Tutte le tre meta-analisi dimostrano una significativa prevalenza di Ccsvi nella Sclerosi Multipla. Per questo motivo e per sostenere il progetto “Una rete per la Sclerosi Multipla” Sabato 14 e Domenica 15 dicembre i volontari dell’associazione scendono in piazza e chiedono la tua collaborazione. Con un piccolo contributo, aiuterai la ricerca libera e indipendente, e riceverai uno dei nostri sacchettini con alcuni bulbi di tulipano.Il tulipano è sempre stato uno dei fiori più amati al mondo per la semplicità della forma e per le innumerevoli fioriture coloratissime, è simbolo dell’amore. Si è scelto questo fiore per rappresentare l’amore dell’associazione per la ricerca libera e indipendente, l’amore per la dignità delle persone, per le loro speranze. L’amore per la sua terra, che possa dare quei servizi che in altre regioni ci sono, per avere la possibilità di potersi curare vicino a casa circondati dai propri affetti e soprattutto per non rendere un lusso il diritto alla salute.


risposta Z. sui ritardi dello studio BD

Associazione Isola Attiva Onlus:
"Chiarissimo l'appello ai malati del prof. Zamboni al convegno di Cremona del 30/11/2013: se non vi muovete voi con i vs amici, familiari e associazioni la sperimentazione del metodo sarà lunghissima .
Tutti i medici dello staff del B.D., oltre a proseguire la ricerca, sono impegnati per la buona riuscita della sperimentazione mentre tutti i pazienti dovrebbero esercitare una forte pressione sui neurologi che li hanno in cura perché diano loro l'opportunità di partecipare alla sperimentazione invece di avversarla in tutti i modi leciti e non leciti.
Se i pazienti pensano che Zamboni possa risolvere tutti i problemi, anche di carattere pratico e organizzativo sbagliano perché solo una sinergia e un movimento forte, organizzato e coeso può vincere tutte le resistenze che ben conosciamo!
Non dobbiamo pensare che i nostri problemi li debbano sempre risolvere gli altri e che noi dobbiamo soltanto lamentarci di tutto quello che non va, perché in un paese come il nostro i diritti devono essere rivendicati e bisogna LOTTARE per ottenerli."
https://www.facebook.com/isola.attiva

mercoledì 4 dicembre 2013

la CCSVI è presente anche nella sindrome di menière, e la PTA aiuta anche in questa malattia...

la CCSVI è presente anche nella sindrome di menière, e la PTA aiuta anche in questa malattia...



OTORINOLARINGOLOGIA

Otorinolaringologia 2013 Dicembre;63(4):173-7


    ARTICOLI ORIGINALI

L’insufficienza venosa cronica cerebrospinale nella sindrome di Menière: diagnosi e trattamento

Bruno A. 1, Califano L. 2, Mastrangelo D. 1, De Vizia M. 1, Bernardo B. 1
1 Divisione di Chirurgia Vascolare Clinica GEPOS ‑ Telese, Benevento, Italy;
2 Dirigente Responsabile SSD Audiologia e Foniatria A. O. G. Rummo, Benevento, Italia
Obiettivo. Recenti studi eseguiti presso la Divisone di Neurologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna in pazienti affetti da Sindrome di Menière hanno dimostrato una significativa associazione di lesioni stenotiche e/o malformative valvolari a carico della vena giugulare e/o azygos, con caratteristiche morfo-funzionali simili a quelle riscontrabili nella sclerosi multipla che sono causa di una insufficienza venosa cronica cerebrospinale (chronic cerebro spinal venous insufficiency, CCSVI).
Metodi. Nel presente studio, gli autori, dopo aver maturato una notevole esperienza nella diagnosi e trattamento endovascolare della CCSVI nella sclerosi multipla con oltre 200 pazienti operati, presentano i risultati preliminari di uno studio diagnostico e clinico di validazione di trattamento endovascolare in pazienti affetti da Malattia di Menière refrattaria alla terapia medica convenzionale, eseguito dal gennaio a luglio 2013.
Risultati. Presso la UD di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare della Clinica “GEPOS” di Telese Terme (BN) sono stati valutati 25 pazienti con diagnosi di Malattia di Menière (MM) clinicamente definita secondo i parametri AAO 1995 (13), con la tetrade sintomatica caratteristica: ipoacusia, vertigini, acufeni e fullness auricolare. L’esame ecocolorDoppler, eseguito con apparecchiatura Esaote My Lab Vinco secondo la metodica di Zamboni per la diagnosi di CCSVI, ha mostrato la presenza di lesioni caratteristiche della CCSVI in 24/25 casi, con almeno 2 parametri diagnostici positivi. Il test è stato eseguito anche in una popolazione-controllo sana, in cui la positività dei parametri per CCSVI è stata dello 2-3%. Dei 24 pazienti positivi per CCSVI, 5, 4 donne, 1 uomo, hanno accettato di sottoporsi a trattamento endovascolare di angioplastica (PTA)* delle vene giugulari, 4 con MM monolaterale, 1 bilaterale con insorgenza della malattia variabile da 28 a 2 anni; in tutti le vene azygos sono risultate indenni da lesioni significative alla flebografia selettiva. Non si è registrata nessuna complicanza maggiore né minore né nel postoperatorio né nel follow-up successivo e tutti i pazienti sono stati tutti dimessi il giorno dopo la procedura. Il follow-up ad 1 e 3 mesi dalla PTA ha rilevato in 4/5 pazienti un miglioramento della capacità uditiva, valutata con esame audiometrico tonale e vocale, una riduzione degli acufeni. Un paziente non ha mostrato miglioramenti significativi della capacità uditiva, anche se ha riferito una soggettiva riduzione degli acufeni e della sensazione di ripienezza dell’orecchio; 2 pazienti hanno presentato crisi vertiginose di entità clinica molto più lieve rispetto a quelle pretrattamento. Quattro pazienti non hanno presentato recidive morfologiche di stenosi al controllo ecocolorDoppler, in un paziente si è evidenziata la persistenza di un parametro positivo per CCSVI.
Conclusioni. La procedura endovascolare di PTA delle vene giugulari interne si è rivelata sicura, a basso rischio, poco invasiva, associabile a tutti i principi farmaceutici comunemente impiegati per il trattamento della MM. L’esiguità della casistica presentata ed il breve follow-up non consentono ancora di trarre indicazioni significative sulla validità della procedura di PTA nei pazienti menierici con positività dei parametri diagnostici di CCSVI, tuttavia i primi risultati sono tali da far ritenere tale procedura possibile per la MM refrattaria alla terapia medica convenzionale, in attesa di dati numerici più significativi e con un follow-up più lungo.


http://www.minervamedica.it/it/riviste/otorinolaringologia/articolo.php?cod=R27Y2013N04A0173

ZAMBONI: CCSVI SNCHE IN ALZHEIMER E PARKINSON

"Zamboni, inoltre, vede la ricerca in questo campo estremamente promettente, poiché farebbe apparire sempre più chiaramente che "la circolazione venosa cerebrale nasconde molti segreti su diverse malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson", si legge nella nota."
http://www.mainfatti.it/sclerosi-multipla/Sclerosi-multipla-Zamboni-CCSVI-ha-segreti-anche-in-Alzheimer-e-Parkinson_055175033.htm