sabato 26 ottobre 2013

OBIETTIVO ASSOCIATIVO: FINANZIARE LA LIBERA RICERCA

OBIETTIVO ASSOCIATIVO: FINANZIARE LA LIBERA RICERCA. L’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla – Onlus inaugura la sua partecipazione al finanziamento dellaricerca medica indipendente. E lo fa contribuendo a finanziare due importanti sperimentazioni pubbliche sulla CCSVI e la Sclerosi Multipla, grazie ai 50.000 euro raccolti nella Campagna Raccolta Fondi ‘SMS Solidale’. I due studi, in svolgimento, sono guidati rispettivamente dal prof Paolo Zamboni (Università S. Anna di Ferrara) e il prof Mauro Ferrari ( Università di Pisa). Il primo studio – al quale l’associazione contribuisce con 30.000 euro - si sta svolgendo presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale - Università degli Studi di Ferrara, sezione di Medicina e Chirurgia Traslazionale diretta dal Prof. Paolo Zamboni . La sperimentazione si prefigge l’obiettivo di valutare le cellule endoteliali che rivestono le vene giugulari in pazienti affetti da Sclerosi Multipla. “Le cellule verranno ricavate dalle giugulari di persone sottoposte a procedure chirurgiche per la presenza di complicazioni derivanti da precedenti interventi endovascolari o affetti da chiare malformazioni vascolari, provate con un protocollo diagnostico multimodale altamente tecnologico. Pazienti comunque non eligibili per interventi di angioplastica dilatativa con pallone – dichiara il responsabile della Sperimentazione, Prof Paolo Zamboni. Questo ci permette di prelevare un frammento di vena su cui eseguire indagini di elevato approfondimento morfologico, funzionale, e persino genetico.” Se da questa preliminare sperimentazione pilota dovessero emergere dati che ulteriormente chiariscano l’origine della CCSVI, l’Associazione ha deciso di puntare finanziando più consistentemente le attività del laboratorio e le valutazioni sui tessuti prelevati. “La sperimentazione – ha dichiarato la presidente dell’Associazione, Gisella Pandolfo, - ha inoltre il grande merito sociale di occuparsi di quelle persone, malati di Sclerosi Multipla, per le quali non risulta possibile un intervento di angioplastica dilatativa, o per le quali lo stesso intervento non ha dato i risultati sperati; abbiamo per questo aderito con entusiasmo al progetto del prof. Zamboni. Se la fase pilota si dimostrerà interessante è nostra intenzione mettere a disposizione non soltanto fondi, ma anche la nostra struttura per un coinvolgimento diretto nelle fasi di reclutamento dei pazienti. Si apre così un altro capitolo della entusiasmante scoperta scientifica chiamata CCSVI “

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